Masanobu Fukuoka è un microbiologo giapponese che sviluppò, già a partire dagli anni '40, un metodo definito "agricoltura naturale" o anche "agricoltura del non fare". Secondo Fukuoka, lo scopo vero dell’agricoltura non è far crescere i raccolti, ma la coltivazione e il perfezionamento degli esseri umani: una via di ricerca interiore. Per Fukuoka bastano 1000 mq a persona per arrivare all’autossufficienza alimentare, ma la cosa più importante è che la cura del proprio campo, armonizzandosi con i cicli della natura, nutre non solo il corpo, ma anche l'anima.
- non arare
- non diserbare
- non concimare
- non potare.
Anche uno dei lavori tipici – più estenuante un tempo, quando si faceva a mano, e più inquinante oggi a causa dell'uso dei diserbanti chimici – del contadino è quello di rimuovere le cosiddette "erbacce". Tutti hanno sempre pensato che le piante infestanti danneggiassero i raccolti. Ebbene Fukuoka fa notare che:
1) in natura le piante vivono e crescono insieme;
2) le radici delle erbe penetrano a fondo nel terreno smuovendolo e facendo entrare aria;
3) quando le erbe concludono il loro ciclo vitale, forniscono l'humus che permette ai microrganismi della biosfera di svilupparsi arricchendo e fertilizzando il terreno.
Tutto avviene da sé, per l'appunto l'agricoltura del non fare.
Il testo più famoso di Masanobu Fukuoka, tradotto anche in lingua italiana, è La Rivoluzione del Filo di Paglia.
(spiritualweb, foto)
Agricoltura naturale ....
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